Interrogazione a risposta immediata destinata al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, e presentata dalla parlamentare comasca del PD, e capogruppo alla Camera, Chiara Braga. Al centro lo sblocco del cantiere della Variante della Tremezzina. La risposta arrivata non soddisfa l’esponente dem del territorio che arriva a definirla “quasi offensiva” a fronte di “un’opera fondamentale per garantire i collegamenti”. Opera da oltre 400milioni di euro.
Nell’interrogazione si chiedeva di dare riscontro alle richieste del territorio per superare le criticità emerse (e cioè lo stop agli scavi legato alle questioni economiche per lo smaltimento del materiale di scavo contaminato) e far ripartire i lavori. Si attende, è noto, entro dicembre il parere del Consiglio Consultivo Tecnico a valle del quale Anas dovrà redigere una perizia di variante. Quindi, ottimisticamente parlando, si dovrà attendere almeno febbraio per veder ripartire le attività principali del cantiere.
Braga spiega che nella risposta del ministero: “Si fa riferimento soltanto alle scarne indicazioni fornite da Anas ai sindaci nell’unico incontro svolto a metà novembre e si rivendica, come prova di grande interesse del Ministero, l’assicurazione di sostenere i costi per l’impiego dei movieri che gestiscono la viabilità lungo la SS 340, Regina”.
“Dal Ministero – continua Braga – non è stato preso alcun impegno concreto per convocare almeno un Tavolo tecnico, quale “Regia di Cantiere”, così come richiesto dal territorio, per condividere le informazioni e fornire indicazioni utili alla ripresa dei lavori”. Anche se dall’ultima riunione in prefettura su questo fronte le istituzioni e Anas si erano trovate d’accordo.
“Non posso pensare – l’affondo legittimo della deputata comasca – che Salvini sia cosi preso a occuparsi del Ponte sullo Stretto di Messina da non trovare nemmeno il tempo di rispondere alla richiesta dei sindaci del Lago ed esercitare il ruolo istituzionale che gli compete per costruire una soluzione che porti alla ripresa dei lavori della variante”.
“Faccio un appello al ministro e agli altri esponenti del centrodestra del territorio – conclude la parlamentare -: sulla variante della Tremezzina lavoriamo insieme come già fatto in passato, per dare una risposta alle fortissime preoccupazioni delle nostre comunità”.