“L’utenza ha ragione ad arrabbiarsi. È un episodio inammissibile che non dovrà mai più ripetersi. Chiedo io scusa ai pendolari”.
Sono le parole dell’assessore regionale ai Trasporti e Mobilità Sostenibile, Franco Lucente, all’indomani della giornata – che definire nera è riduttivo – dei pendolari rimasti bloccati per ore sul un treno TILO partito da Milano Centrale e diretto a Locarno passando per Como. Soltanto dopo pochi minuti dalla partenza il convoglio si è fermato per un guasto con i passeggeri bloccati per ore a bordo senza corrente, senza poter usufruire dei bagni e senza riscaldamenti.
“Ho sentito da subito Trenord e Rfi per conoscere l’accaduto – ha aggiunto l’assessore mortificato – Sì è trattato di una serie di concause che hanno portato a questa situazione. E’ inaccettabile restare chiusi dentro i vagoni così per ore, la macchina di intervento si sarebbe dovuta attivare prima. Non possono succedere queste cose, chiedo io stesso scusa ai pendolari e Regione – conclude – si è attivata per conoscere i dettagli di quanto accaduto”.
Le parole dell’assessore in parte rispondono alle domande poste dal PD, con il consigliere regionale comasco, Angelo Orsenigo, che ha annunciato un’interrogazione proprio per chiedere conto della situazione.
“Ieri i cittadini lombardi e non solo sono rimasti bloccati nei vagoni per ore, senza poter uscire, con le porte chiuse. Non sono mancate le scene di panico a bordo”. Si legge nella nota diffusa. “Un guasto può succedere ma deve essere risolto in tempi rapidi e nella tutela dei passeggeri” ha dichiarato Orsenigo. “Non è la prima volta che un treno svizzero si blocca oltre confine, ma i problemi vanno risolti. Sembra che si sia rotto un gancio, non utilizzato in Italia – ha detto ancora il consigliere – Ma come mai i soccorsi non sono arrivati per così tanto tempo? La situazione non solo è grave, è incredibile abbandonare i passeggeri, tra cui diversi bambini, letteralmente a loro stessi in attesa per ore”.