Canottieri Lario G. Sinigaglia, Alfredo Ramponi, Ines Figini, Virgilio Landi, Paolo Molinari, sono i comaschi premiati a Cremona dove è stata organizzata la cerimonia di consegna della “Rosa Camuna“, onorificenza che la Regione Lombardia a chi si è distinto particolarmente in ambito economico, sociale, culturale – nell’ambito delle manifestazioni per la festa della Lombardia.
Premio Rosa Camuna alla CANOTTIERI LARIO GIUSEPPE SINIGAGLIA – Società storica di Canottaggio. Ha preparato diversi campioni italiani ed internazionali. Oggi è aperta anche al mondo della disabilità proponendo un modello di recupero fisico e mentale. In oltre 125 anni di attività ha consolidato una posizione di primario riferimento in campo agonistico che lo ha portato nel 2016 a risultare terza forza remiera in Italia, conquistando un titolo mondiale e europeo, 12 titoli italiani e 6 lombardi, confermando per la terza volta la partecipazione di un proprio atleta alle olimpiadi.
Paolo Molinari -Realizza il primo 36 piedi in legno e altre barche uniche per design e tecnologia d’avanguardia. L’azienda ha due poli industriali a Lezzeno e Casnate e continua la sua ricerca tecnica e formale creando prodotti unici. Fonda nel 1976 la AIRON MARINE con il socio, Walter Posca, obiettivo dell’azienda è costruire barche sicure sull’acqua e che offrano comfort e qualità. Ad oggi la società dispone di due poli industriali altamente tecnologici.
Menzione per RAMPONI ALFREDO – Imprenditore e produttore di pietre sintetiche. Produzione rinomata nell’ambito internazionale delle griffe. La sua attività si connota per la grande attenzione alla salute e alla sicurezza dei lavoratori. Molti i riconoscimenti (Como Cuore, White Milano 2015 Regione Lombardia 2013).
Grande attenzione per il sociale con iniziative nel carcere di Como e per i disabili. Punto di riferimento per la produzione di pietre sintetiche. L’eccellenza dei suoi prodotti l’ha portato ad ottenere vari riconoscimenti. Nel 2015 ha acquistato un centro medico e sportivo affidandone la gestione alla Sporting Club 63, dando la possibilità tramite piani di welfare aziendali, ai propri dipendenti di poter conciliare attività lavorativa e le necessità familiari organizzando campus estivi e invernali per i periodi di vacanze scolastiche.
Rosa Camuna anche alla dottoressa FRANCESCA PEDRETTI, direttrice generale dell’Associazione La Nostra Famiglia di Bosisio Parini, per i centri in Regione Lombardia.
Altri riconoscimenti comaschi domenica sono andati a Ines Figini (menzione) – Sopravvissuta ai campi di sterminio nazisti. In gioventù a causa di uno sciopero dei lavoratori si espone per difendere i colleghi e viene arrestata e deportata, pur non essendo nè ebrea nè partigiana; trascorre un anno e mezzo nei lager. In seguito alla sua terribile esperienza si è fatta testimone, diffondendo nelle scuole e nella comunità lombarda la memoria delle vittime.
Virginio Landi (menzione) – Imprenditore vinicolo. Dalla prime vendite nel Cantinone al centro di stoccaggio di vini sfusi negli anni ’60. Punto di riferimento nella Valle d’Intelvi per trattorie e attività commerciali. Si è distinto anche come giovane calciatore nel Como.
“Anche quest’anno scelti cittadini e realtà esemplari che testimoniano i migliori valori lombardi” ha detto il presidente del Consiglio regionale, Raffaele Cattaneo.
“Sono fiera di consegnare riconoscimenti a queste realtà locali. Persone e Associazioni che hanno saputo dettare le linee guida e trasmettere sani principi per far crescere la società. – commenta il Consigliere Segretario Daniela Maroni – ho presentato delle candidature importanti persone e associazioni che si sono distinte per il loro sapere fare, dire e trasmettere. Da Alfredo Ramponi, alla Canottieri Lario, fino a Francesca Pedretti. Un mondo che tocca tutti gli ambiti e dà lustro al territorio”.
“Un particolare pensiero di gratitudine e riconoscenza va a Ines Figini: assieme a tanti, comaschi e non solo, soprattutto giovani, ho potuto ascoltare la sua testimonianza di umanità e dignità mentre condivideva con noi la sua esperienza della deportazione nei campi di sterminio nazisti, per avere difeso nel 1944 alcuni colleghi della Tintoria Comense – racconta il consigliere comasco Luca Gaffuri – Mi è sembrato giusto segnalare la signora Ines per l’attribuzione della benemerenza regionale”.