Variante della Tremezzina, a dettare i tempi per la ripresa degli scavi sarà il Collegio Consultivo Tecnico. Dopo la riunione dei giorni scorsi si parla dell’inizio del 2025, ma a fare i conti, probabilmente, bisogna guardare almeno a febbraio. Più in fretta arriverà la delibera prima si potrà procedere con gli ulteriori passaggi e, si spera, far ripartire i lavori principali. Il prefetto di Como, Corrado Conforto Galli, interviene sulla delicata questione e scandisce i prossimi step.
Il Collegio Consultivo Tecnico è stato attivato per dirimere la questione economica – punto di stallo tra Anas e Consorzio che si è aggiudicato i lavori per la maxi opera – dello smaltimento del materiale di scavo contaminato emerso durante le operazioni a Colonno e Griante. Per riepilogare, e rimanendo ottimisti, se il documento arrivasse entro dicembre, come ci si aspetta, e Anas si attivasse immediatamente con la perizia di variante da cui si capirà chi e quanto pagherà e si ridefinirà il cronoprogramma, comunque si arriverebbe almeno a febbraio. Per avere la perizia si stima un mese.
Intanto, come più volte sottolineato da Anas, proseguono le operazioni che si possono portare avanti nelle gallerie fin qui realizzate.
Sul fronte della comunicazione e degli aggiornamenti dei prossimi, attesissimi, passaggi – è stato ribadito dal prefetto – saranno al centro di incontri programmati tra Anas e le istituzioni del territorio.