Una situazione che alla fine si è risolta tranquillamente, senza danni per persone e struttura, ma che poteva avere implicazioni rilevanti e che ha suscitato non poche polemiche. E’ successo domenica scorsa allo stadio Sinigaglia in occasione della partita tra gli azzurri e la Fiorentina, terminata 2-0 per la formazione ospite.
In molti hanno sgranato gli occhi quando hanno visto arrivare i tifosi della squadra viola che si sono messi nella parte della curva ospiti non agibile, quella immediatamente alle spalle della porta, senza seggiolini, e non sulla parte superiore dell’anello, quella omologata, abitualmente utilizzata dai sostenitori delle formazioni avversarie degli azzurri.
Lì sono rimasti per tutto il primo tempo, poi, nella seconda parte della partita, sono stati mandati in quella che fin dall’inizio doveva essere la loro zona. Come spiegato dalla questura, all’apertura dei cancelli, gli steward avrebbero dato indicazioni poco chiare ai tifosi ospiti. L’ingresso della curva inagibile poi sarebbe stato comunque aperto e i sostenitori della Fiorentina avrebbero dunque attraversato il varco, andando a piazzarsi nel settore sbagliato, dove sono poi rimasti per i primi 45 minuti di gioco.
Una situazione che è stata risolta, ma ci si chiede come sia potuto accadere, visto che nel calcio di oggi, con posti numerati, aree di filtraggio e prefiltraggio, tornelli, steward e telecamere, tutto dovrebbe essere sotto controllo, mentre così non è stato.
Tutto è finito per il meglio, ma ci si chiede anche cosa sarebbe potuto accadere – con sopra centinaia di persone – se la struttura occupata erroneamente avesse avuto qualche problema strutturale o fosse stata in qualche modo ammalorata.