Un amareggiato ma determinato Cesc Fabregas. L’allenatore del Como si è presentato così al termine della partita persa con 2-0 per la Fiorentina. Sicuramente i fischi che ha sentito non lo hanno lasciato indifferente. “Mi dispiace vedere i tifosi dispiaciuti e arrabbiati -a spiegato il tecnico del Como – Ma io vedo una squadra che comunque dà tutto. Allo stesso tempo non dobbiamo dimenticare la nostra realtà: non siamo il Milan o la Juventus e il nostro obiettivo non è la Champions, come qualcuno può avere pensato. E se lo ha fatto è un problema suo. Cinque anni fa qui non c’era una società e ora siamo in serie A. Servono calma, umiltà e lavoro, anche sulla testa dei giocatori. Quando arriveranno i gol tutta la squadra riprenderà a girare”.
“Sono sereno perché conosco il livello di questa squadra e sono sicuro che le cose cambieranno – ha aggiunto Fabregas – Sicuramente nelle ultime settimane è mancato qualcosa. E ancora una volta abbiamo avuto occasioni che non siamo riusciti a concretizzare. Anche lo scorso anno quando sono arrivato la partenza non era stata buona. Anche all’interno della società qualcuno non credeva nella serie A e io dicevo che tutti dovevamo avere mentalità. Poi abbiamo costruito un capolavoro”.
Il tecnico non ha nascosto la sua irritazione nei confronti di Alberto Dossena, che ha ricevuto un cartellino rosso dopo il 90′ per aver colpito il viola Adli. “Sono molto arrabbiato con Dossena, che si è fatto espellere nel finale. Cosa che certamente non mi aspetto da un giocatore della sua esperienza e che ci mette in difficoltà alla vigilia di due gare molto delicate come quelle contro Monza e Venezia”.