Lugano, un libro, una mostra e un ciclo di conferenze per scoprire la città del Rinascimento attraverso la storia di Santa Maria degli Angeli. “A 10 anni dall’inaugurazione del centro culturale Lac ed esattamente a 500 anni dal termine del cantiere di Santa Maria degli Angeli, desideriamo raccontare la storia di Lugano attraverso un luogo che ha contribuito a definire la nostra identità culturale. Una mostra all’aperto, un ciclo di conferenze e la pubblicazione di un libro ci sono sembrati i migliori strumenti” spiega il vicesindaco e capodicastero cultura, sport ed eventi Roberto Badaracco.
Fino alla metà di febbraio del 2025 al Giardino Belvedere sarà possibile visitare l’esposizione “Cosa c’era a Lugano prima del Lac?”. In mostra una serie di pannelli illustranti la storia di quell’area negli ultimi 500 anni. Per rendere più immediato l’incontro con il passato, sono state realizzate alcune tavole di ricostruzioni storiche, accuratamente documentate.
Non solo. Il volume “Il Libro della fibbia-Storia del convento di Santa Maria degli Angeli” verrà presentato lunedì 9 dicembre alle 18 nella chiesa di Santa Maria degli Angeli. La pubblicazione, di oltre 500 pagine, contiene la trascrizione integrale del manoscritto che racconta tre secoli di storia del convento e della comunità a esso legata, noto appunto come “Libro della fibbia”, con contributi scientifici per conoscere la storia del convento dal punto di vista storico, economico, architettonico, artistico e musicale.
Sono state poi organizzate altre conferenze. Sabato 18 gennaio 2025 Lara Calderari parlerà delle testimonianze di arte rinascimentale conservate nell’antico complesso conventuale e si soffermerà, in particolare, sull’attività artistica di Bernardino Luini a Lugano. Seguirà il 29 gennaio un incontro con gli storici dell’architettura Roberta Ramella e Riccardo Bergossi sulla storia degli edifici conventuali. Un quarto incontro, previsto il 10 febbraio, si addentrerà nella quotidianità del convento, approfondendo i temi della cultura libraria e delle pratiche caritative, che contribuivano al sostentamento culturale e materiale dei frati. Chiuderà la serie di incontri una conferenza-concerto curata da Giovanni Conti, la quale il 22 marzo farà risuonare ancora una volta nella chiesa di Santa Maria degli Angeli le antiche melodie gregoriane che hanno ritmato per secoli la vita spirituale del convento.