Potrebbe essere una bufala. Eppure una bufala che rischia di essere molto, molto pericolosa: Blue Whale, balena blu, un assurdo gioco nato in Russia che circola on line, che prevede una serie di prove di coraggio e che porterebbe i giovani ad atti di autolesionismo, fino al gesto estremo del suicidio. Se ne parla molto, in Italia, dopo alcuni servizi giornalistici che hanno portato alla luce il Blue Whale. E mentre si dibatte sulla reale fondatezza del fenomeno, questa assurda pratica purtroppo rischia di prendere piede e di coinvolgere giovani influenzabili.
Un caso sul Lario, si è già registrato: un adolescente aveva iniziato il pericolosissimo gioco. Era arrivato a uno stadio avanzato, con un sopralluogo del balcone dal quale si sarebbe potuto buttare. Solamente l’intervento della polizia ha evitato che la situazione degenerasse.
Il macabro rituale prevede, come detto, una serie di prove di pericolosità crescente: cinquanta gesti ordinati da un “curatore”, spesso ripetitivi, che consistono nell’incidersi tagli e simboli, tra i quali “F56” su una mano, alzarsi all’alba e guardare in loop video raccapriccianti e psichedelici. Prove di autolesionismo, di sopportazione del dolore, prove rischiose. L’ultima prova è il suicidio, gettandosi da un palazzo.
Più o meno a metà del rituale, il giocatore deve andare sul cornicione o sul tetto di un palazzo alto. Il giovane lariano era arrivato a questo punto. A uno stadio avanzato.
In conclusione, al di là del fatto che Bluw Whale sia un gigantesco fake o abbia un fondamento di verità, questa assurda pratica autolesionistica rischia di attecchire tra i giovani più influenzabili. Quindi è bene che i genitori siano particolarmente attenti a eventuali tagli su mani e braccia, sveglie all’alba o altri comportamenti insoliti legati alle cinquanta regole che si possono trovare ormai facilmente in rete. E che magari, in caso di sospetto, diano un’occhiata in più al cellulare. Chiedendo aiuto, nel caso lo ritengano opportuno, alla polizia.