La bonifica tiene ancora in scacco la rinascita dell’area Ticosa di Como. Il piano economico finanziario atteso da Acinque non tiene conto soltanto delle nuove tariffe della sosta cittadina, ma anche della ben nota ‘pulizia’ della ormai famosa “cella 3” dietro alla Santarella. Cosa non di poco conto se si considera che questo punto ha tenuto ferma al palo più di un’amministrazione.
Alla presentazione il 30 gennaio del 2024 del progetto di riqualificazione dell’area che prevede un parcheggio nello spazio un tempo occupato dalla tintostamperia si parlava di un investimento da 27 milioni di euro di cui 8 milioni soltanto per rimuovere il materiale contaminato, in tutto 5.400 metri quadrati da bonificare. Mancano i tempi e resta da confermare la modalità. Per capire se si procederà con l’asportazione come avvenuto per la restante superficie.
Cetti (Acinque) sulla bonifica: “Stiamo discutendo di opzioni alternative”
“Per quanto riguarda il piano economico-finanziario – ha detto l’amministratore delegato di Acinque, Stefano Cetti, noi abbiamo presentato una prima ipotesi, si è aperto un dialogo con il Comune, prassi normale in questi casi, stiamo lavorando rispetto agli input che abbiamo ricevuto dall’amministrazione e appena saremo pronti riapriremo il confronto”. Sul tema della bonifica ha quindi aggiunto: “E’un tema di approfondimento quindi stiamo discutendo di opzioni alternative sempre in un’ottica di collaborazione. Il parcheggio – ha ribadito Cetti – è una delle opere che abbiamo in animo di realizzare”.
Il sindaco: “Il nuovo piano economico tiene conto della questione bonifica”
“Innanzitutto ringrazio Acinque – aggiunge il sindaco di Como, Alessandro Rapinese – il piano economico finanziario evidentemente oltre a dovere recepire le modifiche della rivoluzione della sosta già brillantemente attuata, analizzerà anche la questione bonifica che peraltro non è oggetto di valutazione solo con Acinque ma con tutte le autorità coinvolte nel processo (che sono Ats Insubria, Arpa e Provincia di Como). Una volta aggiornato il piano su questi aspetti il resto sarà tutto in discesa. Stiamo lavorando di concerto per trovare la soluzione migliore”. “Io ad oggi non posso aggiungere niente dico solo che rispetto al passato, io i fuochi d’artificio li userò solo alla fine di questo iter”.
Insomma sembra chiaro che il nuovo piano economico oltre a valutare i nuovi importi della sosta e quindi dei futuri incassi per il gestore, deve considerare la bonifica, una “variabile” certamente non secondaria, ed è forse anche per questo i tempi si stanno allungando rispetto alle previsioni.