(ANSA) – TRIESTE, 10 NOV – Fogli con sopra scritta una frase, orsacchiotti, corone di rosario, fotografie. Sono gli oggetti che le persone hanno lasciato nella scarpata di Pian delle More, il punto impervio, sulle colline sopra il lago di Barcis dove fu trovato il corpo di Giulia Cecchettin. Piccoli gesti di solidarietà per ricordare la giovane uccisa dall’ex fidanzato, come ricorda oggi il Messaggero Veneto e i giornali del Gruppo Nem che alla vicenda dedicano due pagine. Il luogo dove fu trovato il corpo si trova alcuni metri sotto il livello di una strada non molto frequentata e di non facile transito, che di solito d’inverno viene chiusa al traffico. Non si tratta del solo gesto di affetto verso la giovane: in Friuli sono tante le iniziative in corso, C’è, ad esempio, a Barcis (Pordenone), un artigiano che ha scolpito un manufatto in legno per raffigurare alcuni animali, a testimoniare l’abbraccio del bosco a Giulia. E’ esposta in un palazzo storico del piccolo comune. Molti residenti della zona – ricorda il Messaggero Veneto – parteciparono spontaneamente alle ricerche di Giulia quando queste si concentrarono nella zona. Un evento che ha lasciato il segno, qui e ad Aviano (Pordenone), all’esterno della cui biblioteca è da allora esposto uno striscione dedicato a Giulia. E poi, incontri nelle scuole per sensibilizzare i più giovani contro la violenza di genere, fiaccolate, "camminate per la vita" (una si svolgerà il 18 novembre), alle quali – fanno notare – ha partecipato tutta la comunità, compresi giovani e uomini. (ANSA).