Un teschio, ossa umane, e alcuni ordigni probabilmente bellici. Inquietante ritrovamento nelle profondità del lago di Como: reperti sui quali i carabinieri stanno cercando di fare luce.
Nei giorni scorsi due membri del gruppo Penguin Power e Sub Verbania, subacquei amatori, si sono imbattuti in quelli che, forse, sono oggetti risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. Non si sa invece nulla ancora sui resti umani.
Il ritrovamento è stato localizzato a circa dieci metri dalla costa, non lontano dal promontorio di Villa Pizzo, a Cernobbio, a una decina di metri di profondità. I subacquei hanno quindi informato le autorità: da Genova è arrivato il nucleo sommozzatori dei Carabinieri, che in tarda mattinata ha iniziato le perlustrazioni del fondale.
I sommozzatori hanno recuperato alcuni oggetti, e hanno iniziato gli accertamenti per ricostruire l’epoca e la provenienza dei resti ritrovati.
In particolare, i carabinieri cercheranno di capire a quale periodo possano risalire il teschio e le ossa. Gli ordigni – forse bellici – e i resti umani potrebbero risalire allo stesso periodo: magari una vittima di guerra, mai sepolta e gettata nel lago. Magari, ordigni e resti umani non sono in alcun modo collegati e sono stati portati nella stessa zona del fondale dalle correnti subacquee. Per chiarire ogni dubbio bisognerà attendere l’esito degli accertamenti dei carabinieri.