Mattina da incubo per il traffico cittadino. Due ore difficili per gli automobilisti tra le 7 e le 9 circa Auto incolonnate con la zona di via Borgovico fino alla zona Stadio e oltre letteralmente in tilt a causa di un senso unico alternato per dei lavori notturni le cui ripercussioni si sono protratte in mattinata. Da quanto si è potuto ricostruire le operazioni, pur concluse, non avevano consentito il ripristino stradale per alcune lavorazioni in fase di assestamento. Motivo per cui era rimasto il senso unico alternato con semaforo che ha letteralmente paralizzato la viabilità. Sono poi intervenuti gli agenti della polizia locale di Como constatando la violazione delle prescrizioni all’azienda che avrebbe dovuto liberare tutto in mattinata.
Questa, di fatto, la causa scatenante della maggior parte dei disagi ma un po’ ovunque i cittadini hanno lamentato code e tempi dilatati con i navigatori che mostravano tutti i percorsi in rosso e cioè altamente critici. Non si contano le segnalazioni e le lamentele sui social.
A questo deve probabilmente aggiungere chi per vitare il cantiere sulla A9, al viadotto Fati, si immette sulla circolazione cittadina.
Senza dimenticare il cantiere in via Cecilio prolungato fino al 15 novembre che già di suo in orario di punta paralizza la zona di Como Sud.
Rallentamenti anche in ingresso in città dall’Erbese attraverso la via Rienza a causa della strada interrotta in via Navedano e quindi l’impossibilità ad utilizzare l’alternativa della via Pannilani.
Da registrare anche un incidente in via Scalabrini intorno alle 6 tra due auto e un mezzo pesante per cause ancora da chiarire. Sul posto, oltre ai soccorritori del 118, due squadre dei vigili del fuoco e i carabinieri di Como. La strada è rimasta chiusa fino alla rimozione dei veicoli e alla messa in sicurezza della carreggiata. Inevitabili anche qui dunque le conseguenze sul traffico.
Insomma risveglio più che difficile praticamente bloccata l’intera città con conseguenze su ogni arteria e tempi di percorrenza dilatati e ritardi per lavoratori e studenti. Anche i mezzi pubblici sono rimasti imbottigliati. Intorno alle 9.30 la situazione è tornata lentamente alla normalità.