(ANSA) – TRIESTE, 05 NOV – Sono un centinaio i migranti che da qualche settimana sono accampati all’ingresso del Porto Vecchio di Trieste, in un varco non utilizzato. Dopo lo sgombero del Silos, a giugno, la fatiscente struttura distante soltanto pochi metri, dove molti avevano trovato rifugio negli ultimi anni in condizioni igienico-sanitarie inesistenti, i nuovi migranti giunti attraverso la ‘rotta balcanica’ si sono sistemati dietro le grandi porte del vecchio scalo portuale. Qualcuno ha trovato un vecchio materasso, altri si sono procurati sacchi a pelo e altri ancora hanno costruito un letto di fortuna accumulando cuscini e abiti. Fino a qualche giorno fa il numero dei migranti era di qualche decina, ma il numero tende ad aumentare con il passare dei giorni e in questi giorni si aggira sulle cento persone. L’area è all’aperto ma è dotata di una tettoia e riparata dal vento, protetta almeno in parte dal freddo che già si fa sentire. Durante l’estate molti dormivano all’aperto, nel giardino di piazza Libertà, a pochi metri dall’ingresso del porto, nel verde o sulle panchine ma con l’arrivo delle prime giornate di maltempo si sono trasferiti nel nuovo sito, dove le condizioni igieniche però sono sempre più precarie. L’area infatti è priva di servizi igienici. (ANSA).