(ANSA) – GENOVA, 04 NOV – "L’indifferenza è il peggiore dei mali per Genova". Così il vicesindaco Pietro Piciocchi questa sera, parlando nella Sinagoga di Genova, al termine della Marcia per la memoria della deportazione degli ebrei genovesi che ha raccolto oltre mille persone. "Questa marcia – ha detto Piciocchi – è un segnale importante per Genova: ricordare la Shoah è un atto di responsabilità soprattutto verso i giovani, così numerosi. Camminare esprime il significato del non volere stare fermi, ma di voler vincere l’indifferenza, il peggiore dei mali della nostra città. L’opposto della giustizia non è l’ingiustizia, ma l’ indifferenza". Tante le autorità, i giovani, i migranti che si sono uniti alla Comunità ebraica a Sant’Egidio e alle associazioni che da quattordici anni tengono viva questa memoria. La marcia ha sfilato silenziosamente per le vie del centro fino al tempio israelitico. Tra gli interventi finali quello di Ariel Dello Strologo, ex presidente della Comunità ebraica: "abbiamo la responsabilità di disertare la guerra delle parole per conservare l’umanità nelle relazioni con le altre persone – ha detto – servono parole di pace". Andrea Chiappori, responsabile di Sant’Egidio a Genova ha rivolto un appello a tutti: "da questa memoria scaturisca un lavoro quotidiano spalla a spalla per ricucire le ferite del mondo, per costruire spazi di umanità da opporre ai mali del mondo (ANSA).