(ANSA) – BARI, 04 NOV – "Per sconfiggere le mafie è fondamentale coinvolgere i giovani, perché sono proprio loro che le organizzazioni criminali mirano a reclutare e influenzare. Da anni mi impegno a portare la memoria e la testimonianza di mio padre e di tutte le vittime delle mafie nelle scuole, perché credo fermamente che i giovani debbano crescere con consapevolezza e senso di giustizia". Lo ha detto Fiammetta Borsellino, figlia del giudice Paolo Borsellino ucciso da Cosa nostra il 19 luglio 1992, incontrando al Comune di Bari l’assessore ai Controlli, alla legalità, alla trasparenza e all’antimafia sociale Nicola Grasso, e la vicesindaca Giovanna Iacovone. "Parlare con gli studenti significa trasmettere valori fondamentali, come il rispetto della legalità e la conoscenza della criminalità organizzata", ha aggiunto Borsellino ricordando di essere stata in Puglia già in passato, in occasione della rappresentazione di ‘La stanza di Agnese’, il monologo che racconta la vita della madre come moglie del giudice antimafia. "Credo che l’arte sia uno dei mezzi più potenti per raccontare e denunciare le ingiustizie" perché tocca "l’animo e lascia un segno. E anche in questo modo si onorano i ricordi", ha continuato. "Lavoriamo per promuovere progetti educativi, spazi di incontro e opportunità di formazione, perché crediamo che il cambiamento nasca dalla partecipazione attiva della comunità", ha dichiarato l’assessore Grasso che considera "l’antimafia sociale un investimento per il futuro di Bari, una promessa di sviluppo, inclusione e sicurezza per tutti i nostri cittadini". Per Iacovone, "investire in scuole, centri culturali, impianti sportivi e spazi di aggregazione aiuta a creare un tessuto sociale forte e resiliente, in cui i giovani o possano trovare alternative sane e costruttive". "Crediamo in una Bari in cui la cultura e l’inclusione sconfiggano l’illegalità", ha concluso. (ANSA).