“Questo silenzio è una mancanza di rispetto. Una risposta a un documento istituzionale sottoscritto da tutti i rappresentanti del territorio deve essere data”: il mese di ottobre, entro il quale i sindaci, i consiglieri regionali, i parlamentari comaschi avevano chiesto un nuovo cronoprogramma ad Anas e Ministero delle Infrastrutture sul cantiere della Tremezzina, si è appena chiuso senza alcuna novità in merito e il primo cittadino di Tremezzina Mauro Guerra non ci sta e dà un nuovo ultimatum. “Se entro la prossima settimana non succederà ancora niente, – dice Guerra – dovremo dare atto di una mancata risposta a una presa di posizione dell’intero territorio. In quel caso non ci resterà altro che organizzare iniziative di mobilitazione anche molto pesanti. Non è accettabile questo silenzio. Una risposta, che potrà essere anche poco soddisfacente o del tutto insoddisfacente, deve esserci. Non si può non tenere informato il territorio e non rispondere a un appello istituzionale”.
Intanto, per il prossimo venerdì 8 ottobre è stata convocata la riunione del Comitato istituzionale dei sindaci del Lago, ricostituito dopo tempo. “La questione più rilevante su cui dovremo discutere – spiega Guerra – sarà proprio quella relativa alla Variante”.
La pazienza è finita anche per il sindaco di Griante, Pietro Ortelli, che in queste ore ha scritto una lettera al prefetto di Como, Corrado Conforto Galli, chiedendo la convocazione “quanto prima di un incontro con il presidente della Provincia, i dirigenti di Anas e Ministero per un aggiornamento sul nuovo cronoprogramma e sulle tempistiche dei lavori da eseguire”. “Tutto tace – dice Ortelli – ma non si può più far aspettare la gente”. “Tra le richieste fatte nel mese di luglio, – continua il sindaco nella lettera, che invierà lunedì al prefetto – c’era anche quella di un passaggio pedonale in sicurezza nel tratto davanti al cantiere nord in zona Ca’ Bianca a Griante, lavoro promesso da Anas ma al momento non ancora eseguito”.