Mister Cesc Fabregas ha usato un termine inglese per descrivere il suo stato d’animo: “disappointed”. Che tradotto significa “deluso”. “Possiamo parlare di tante cose – ha esordito in sala stampa – La prima è che si può fare meglio. La Lazio è una grandissima squadra e merita i complimenti, ma non era una partita da 5-1. Sono deluso per la nostra attitudine, per la mancanza di aggressività e cattiveria. L’avversario era più forte ed è proprio per questo che noi dovevamo e dobbiamo dare il doppio. Penso ad alcuni episodi, a Dossena che perde una palla alta contro Castellanos, ad Audero che nell’area piccola non prende la palla con la Lazio che segna il 3-1 o a Braunoder che sembrava me a 37 anni in campo che si fa saltare. Noi siamo il Como e dobbiamo essere umili ma voglio andare a casa, anche sconfitto, dopo aver visto gente determinata come Kempft o come Nico Paz che non ha fatto una grande partita, ma che si è messo al servizio della squadra a fare il terzino”.
“La Lazio ha grande qualità e in campo si è visto – ha aggiunto Fabregas – ma io penso anche al mio Como che nel secondo tempo dopo la rete dell’1-2 ha creato le opportunità per il 2-2. Lo stesso è successo quando Patric ha segnato l’1-3. Poi penso che il quarto e il quinto gol possano servire per fare qualche titolo sui giornali. Eravamo in campo con quattro attaccanti e Nico Paz a fare il terzino, eravamo sbilanciati. Il problema, piuttosto, è che quando sei solo davanti al portiere devi fare gol, chi si trova davanti alla porta deve avere coraggio e cattiveria”.
I problemi maggiori contro la Lazio sono stati a centrocampo. Per mister Fabgregas il quadro non è confortante. “A Empoli Braunoder non ci potrà essere visto che sarà squalificato per l’espulsione. Baselli si è fermato in allenamento dopo aver calciato la palla. Perrone si è alzato con la gamba gonfia, ha probabilmente un problema ad una vena per un colpo che ha preso con il Verona…non riusciva nemmeno a camminare. Engelhardt ha problema per una botta rimediata contro l’Atalanta e si allena con difficoltà”. Ci sono poi da valutare le condizioni di Sergi Roberto. “Non cerco scuse – conclude l’allenatore del Como – sta a me lavorare e trovare una soluzione”.