Variante della Tremezzina, ottobre è terminato ma – nonostante la scadenza che si era data il tavolo riunto all’inizio del mese ad Ossuccio – non sono arrivate rassicurazioni né è stato ridefinito l’atteso cronoprogramma. Non hanno aggiornamenti i sindaci e nemmeno le altre istituzioni del territorio e probabilmente è per questo che ancora non è stata convocata la riunione di coordinamento dal prefetto.
I lavori già procedevano a rilento poi la nuova tegola sull’opera legata alle presunte tangenti per il maxi appalto. Da maxi vertice del 4 ottobre in cui il primo cittadino di Tremezzina, Mauro Guerra, aveva chiamato a raccolta sindaci, consiglieri regionali, parlamentari, sindacati del territorio era stato disposto un documento condiviso nel quale innanzitutto si tornava a chiedere con forza un cronoprogramma aggiornato e realistico del cantiere ed era atteso entro il mese di ottobre, altrimenti – era stato chiarito – “non resta che percorrere la mobilitazione popolare” peraltro già prospettata e poi messa in stand by proprio in vista della riunione. Il 31 ottobre è arrivato e tutto tace. Anas – interpellata – al momento non ha comunicazioni da fare.
Da Griante – dove si attende una ripartenza concreta delle opere – il sindaco Pietro Ortelli non sembra particolarmente ottimista e ribadisce di essere pronto alla protesta.
Dal canto suo il presidente della Provincia di Como, Fiorenzo Bongiasca, è più cauto e rinvia un‘eventuale azione – se non saranno arrivati aggiornamenti e rassicurazioni – a dopo Natale. “So bene come gira la burocrazia e sono consapevole dei tempi, quindi per adesso non resta che attendere risposte da Anas e Ministero, ma i cittadini sappiano che nessuno perde tempo e che ognuno di noi, ciascuno per il suo ruolo, ogni giorno chiede, si informa e lavora in questa direzione”.
Il nodo cruciale continua ad essere economico ed è legato allo smaltimento del materiale di scavo contaminato. Bisogna capire dove portarlo, come, e i costi delle relative operazioni, di fatto punto di stallo tra Anas e azienda incaricata dei lavori. Per dirimere la questione è stato attivato un collegio consultivo tecnico.