(ANSA) – MILANO, 31 OTT – "Sono un servitore dello stato, parlerò ai pm per dimostrare la mia innocenza": è questo il senso delle dichiarazioni spontanee rese dall’ex super poliziotto Carmine Gallo, interrogato stamani dal gip di Milano Fabrizio Filice. Gallo, uno degli arrestati nell’inchiesta sulla presunta rete di cyber spie, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Anche Nunzio Samuele Calamucci, l’hacker del gruppo, non ha risposto ma ha fornito dichiarazioni in un documento scritto. Ai cronisti che gli hanno chiesto come si sentisse dopo l’arresto e dopo decenni passati da ispettore di polizia, protagonista di importanti indagini come quelle sul delitto Gucci e sulla criminalità organizzata, Gallo ha risposto soltanto: "E’ la vita, scusate ma non posso parlare". L’avvocato Antonella Augimeri ha chiarito che parlerà coi pm "solo quando avremo piena conoscenza di tutti gli dell’indagine". Il legale ha confermato che Gallo nelle dichiarazioni ha spiegato di essere un "servitore dello Stato" per oltre 40 anni e che da lui non c’è mai stata "alcuna infedeltà". "Dimostrerà la sua estraneità ai fatti con un interrogatorio con i pm e collaborerà con i magistrati", ha aggiunto la legale. Stessa linea per Calamucci, anche lui difeso dall’avvocato Augimeri e "pronto a chiarire". (ANSA).