Da novembre e per sei mesi, è in programma la chiusura dello scalo traghetto veicoli di Menaggio, per importanti lavori di manutenzione straordinaria che ne causano l’inagibilità.
La Provincia di Como e la Gestione Governativa Navigazione Laghi hanno definito gli interventi in programma e la rimodulazione oraria che la Navigazione lago di Como ha operato sul servizio pubblico di linea. Mentre le numerose sospensioni degli aliscafi alimentano il malcontento di cittadini e turisti, Provincia di Como e Gestione Governativa sono al lavoro per garantire servizi migliori e più efficienti. L’obiettivo è ridurre quanto più possibile il disagio ai passeggeri.
Dopo 50 anni, e un afflusso di turisti e pendolari sempre maggiore, si sono rese necessarie operazioni di manutenzione e ripristino delle infrastrutture. Lo spiega il Gestore Governativo Pietro Marrapodi: “I lavori cominciano lunedì 4 novembre e saranno interventi a tutto tondo. Si tratta di un’infrastruttura che porta sulle spalle 50 anni di anzianità e, per questo motivo, si rivelano ora necessarie attività di manutenzione. Se inizialmente si era pensato a una riparazione, ulteriori accertamenti hanno confermato che demolire e ricostruire sarebbe stato meglio. La scelta si adatta così alle norme tecniche più attuali”.
Lo stesso Marrapodi ha ricordato che esattamente un anno fa era stato applicato lo stesso provvedimento a Bellagio. In quel caso, tuttavia, la chiusura era stata più breve. “I sei mesi di stop – ha spiegato il Gestore Governativo – sono necessari in quanto si tratta di un intervento molto più complesso. La fine dei lavori è prevista per il 20 aprile 2025”.
Alle sue parole fanno eco quelle del sindaco di Menaggio, Michele Spaggiari: “Sfruttiamo il periodo morto della stagione – in concomitanza con l’inverno – per effettuare dei lavori necessari. Nel caso Navigazione ci chieda di collaborare, siamo disponibili come sempre per qualsiasi evenienza. Un pontile nuovo e più efficiente garantisce tempi di imbarco e sbarco più veloci, quindi code minori che sono un problema in particolare durante la stagione estiva per i turisti e soprattutto per i residenti che vanno a lavorare sulla sponda lecchese e dopo una giornata di lavoro sarebbero felici di fare qualche minuto di coda in meno”.
Per il Presidente della Provincia di Como, Fiorenzo Bongiasca, “è stato un lavoro di squadra e non creerà grossi problemi. L’intervento darà più lustro e più efficienza all’infrastruttura. I lavori erano necessari, trattandosi di un ponte che ha 50 anni”.
Un’attenzione particolare, poi, al piroscafo Patria, che dopo i quasi 4 milioni spesi per il restauro, è rimasto fermo e inutilizzato, costretto ora a nuovi lavori di manutenzione. “I lavori procedono, non si vedono solo perché sono all’interno dell’imbarcazione. Il Patria, essendo un battello storico, ha bisogno procedure particolari che devono essere seguite dagli uffici. C’è una parte burocratica che non si vede, ma che deve essere rispettata. Questo è un impegno preso direttamente dal ministro Salvini e sarà portato a temine. Non è un mezzo abbandonato, ma è importante seguire le norme e le procedure chieste. Siamo un po’ in ritardo, perché nel corso dei lavori emergono problemi non calcolati in partenza. Per il 2026 ci auguriamo sia tutto pronto, abbiamo anche chiesto al Comitato Olimpico di far passare la fiaccola sul Patria. Per ogni problema c’è almeno una soluzione e noi piano piano le stiamo trovando”.