Dopo la decisione del Consiglio di Stato, che aveva accolto il ricorso dei genitori contro la chiusura del nido Magnolia di Como, giovedì si è tenuta l’udienza di discussione nel merito al tribunale amministrativo della Lombardia.
Lo scorso luglio, il Consiglio di Stato aveva riconosciuto degna della tutela cautelare la posizione delle famiglie, decidendo così di sospendere la delibera comunale. Ora il tribunale amministrativo regionale è chiamato a pronunciarsi sull’annullamento definitivo di quella chiusura voluta dal sindaco Rapinese.
Dopo la discussione al Tar, il Comitato Como a misura di famiglia – che rappresenta i genitori coinvolti – ribadisce la sua posizione, resta fermo sui suoi passi e non nasconde le proprie speranze. “Il ricorso alle vie legali ha rappresentato l’ultima strada percorribile per le famiglie, dopo mesi di vani tentativi di dialogo con l’Amministrazione Comunale”, si legge nel comunicato diffuso all’indomani della discussione. Le famiglie, ora, confidano che “anche il Tar di Milano riconosca le solide ragioni su cui si fonda il ricorso e dia giustizia alle famiglie coinvolte”.
Per i genitori dei bimbi che frequentano l’asilo Magnolia, la chiusura dell’istituto sarebbe “il tassello di un ben più ampio piano di smantellamento del sistema educativo del capoluogo lariano”.