Il Governo lavora alla nuova Manovra 2025. Il testo è arrivato alla Camera. Mentre si parla di un mini rialzo delle pensioni minime, bonus bebè, bonus mamme e altre detrazioni fiscali, i cittadini comaschi e non solo fanno i conti con un costo della vita sempre più alto. Tra pensioni, sanità, bonus e detrazioni fiscali, si attendono diverse novità. Ma quanto grava il carovita sui cittadini comaschi e a cosa devono rinunciare?
Per molti a incidere fortemente è l’affitto, “soprattutto in una città come Como, dove trovare un affitto è sempre più difficile anche a causa dell’alto afflusso di turisti. Il carovita è spaventoso, la classe media si impoverirà sempre di più”, spiega una residente. I pensionati lamentano bollette troppo alte e non solo. Il carrello della spesa – raccontano diversi residenti ormai in pensione – resta sempre lo stesso, ma lo scontrino lievita sempre di più. Per molti, quindi, arrivare a fine mese è estremamente faticoso. “Si tira la cinghia. Si fanno sacrifici: se si hanno due pensioni, si va avanti. Ma se una famiglia vive con una sola pensione, sono dolori”, commenta un pensionato tra le vie del centro storico.
Tra i più giovani, poi, c’è chi preferisce lasciare l’Italia, perché “vivere nel nostro Paese con gli attuali stipendi rende la vita quotidiana insostenibile. In Italia la spesa, un aperitivo, le bollette sono difficili da pagare per un giovane lavoratore”. Indipendentemente dall’età, quindi, sono molti i comaschi che cominciano a stare attenti alle spese di ogni giorno e a fare più di qualche sacrificio. Per esempio, “accendo la lavatrice di notte, abbasso il riscaldamento e stiro il sabato e la domenica. Spendo anche 1500 euro al mese comprando quattro cose”. Il ceto medio, così, rischia di diventare sempre più povero, impossibilitato a far fronte a prezzi sempre più alti.
A risentirne sono anche commercianti e imprenditori, che infatti raccontano: “I costi delle materie prime sono aumentati, quindi per forza ci si trova costretti ad aumentare i prezzi dei prodotti in vendita. Anche chi ha a che fare con i fornitori sa che ultimamente i prezzi sono alle stelle”. Non solo: “Le pensioni non sono aumentate e neppure gli stipendi, mentre il costo della vita sale vertiginosamente. Si fa proprio fatica e non sappiamo più dove andare a parare”, sottolineano gli esercenti.