(ANSA) – COMO, 21 OTT – È indagato per omicidio volontario il giovane di 17 anni di Garzeno che, nella tarda mattinata di oggi è stato portato in caserma a Como perché fortemente sospettato di essere l’autore dell’omicidio di Candido Montini, assassinato nella sua abitazione a settembre. Il giovane è sottoposto a interrogatorio dal primo pomeriggio, alla presenza del pm della procura minorile di Milano. Al momento non sono stati presi provvedimenti restrittivi nei suoi confronti. La svolta è arrivata quasi un mese dopo. Era il 24 settembre quando Montini, 76 anni, ex vicesindaco di Garzeno e titolare di un piccolo negozio di alimentari nella frazione di Catasco, sui monti dell’Alto lago di Como, è stato ucciso in casa a coltellate. Da qualcuno che lo conosceva e cercava i suoi soldi, si era detto. Questa mattina all’alba i carabinieri di Como sono saliti in forze nel piccolo borgo arroccato sui monti, e hanno prelevato il minorenne. Una serie di accertamenti e di perquisizioni e il giovane è stato portato in auto a Como, assieme ai genitori, nella caserma dei carabinieri, dove è stato a lungo interrogato, alla presenza di un sostituto procuratore minorile di Milano. Al momento non sono stati presi provvedimenti restrittivi, ma il giovane risulta appunto indagato per omicidio volontario. Al ragazzo, italiano, che vive in paese a poca distanza dalla casa della vittima, gli inquirenti sarebbero arrivati incrociando i dati del Dna. Nei giorni scorsi i carabinieri, dopo avere sentito parecchi residenti – nella frazione vivono poco più di un centinaio di persone – avevano effettuato test salivari a campione, un invito su base volontaria per iniziare a creare una banca dati del Dna. E incrociando gli esiti dei test biologici, gli inquirenti sarebbero arrivati a restringere il cerchio verso un gruppo familiare prima, e al ragazzo poi. (ANSA).