“Demolizione dell’identità pedagogico-didattica di tutte le scuole dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo Como Borgovico”. Con queste parole intervengono nel dibattito, sempre più rovente, sulla chiusura delle scuole le insegnanti dell’Infanzia “Raschi” di Como.
La decisione, messa nera su bianco nella delibera dell’amministrazione, dello stop all’attività di quattro plessi (la primaria di via Perti, l’asilo di via Volta, quello di Prestino e quello di via Varesina già dal prossimo anno scolastico) le ha portate a redigere una lettera nella quale si chiariscono i motivi della contrarietà in particolare della chiusura dell’asilo Carluccio in centro storico che rientra nel Comprensivo “Borgovico”.
“Nel corso di alcuni anni il corpo docente dell’Infanzia ‘Raschi’ ha costruito un ambiente educativo basato sul confronto schietto e diretto, la collaborazione, il dialogo” si legge. “I principi su cui si impianta il nostro progetto educativo sono strettamente connessi alla continuità didattica”. E proprio su questo punto, parlando di una sorta di reazione a catena, si esprimono le insegnanti essendo le due scuole all’interno dello stesso istituto comprensivo. “La chiusura dell’Infanzia Carluccio provocherà un effetto negativo sulla nostra scuola – spiegano – La graduatoria del personale docente è d’istituto e non di singolo plesso per questo le insegnanti della “Raschi” rischieranno di disperdersi in altri istituti causando la perdita della storia e del progetto pedagogico-didattico costruito nel tempo”.