(ANSA) – ROMA, 15 OTT – Con oltre 2 miliardi, il valore della produzione audiovisiva è quasi raddoppiato rispetto al 2017. È quanto emerge dal 6/o Rapporto sulla produzione audiovisiva nazionale dell’Associazione Produttori Audiovisivi, presentato al Cinema Barberini dalla presidente dell’Apa, Chiara Sbarigia. Crescono rispetto al 2022 i volumi della produzione per i tre canali primari di destinazione: la televisione rimane il più importante, anche grazie ai titoli di intrattenimento e altri generi unscripted, le produzioni destinate alla sala cinematografica sono aumentate del 21%; quelle per le piattaforme Video on Demand del 16% e per la Tv dell’8%. Con oltre 12 miliardi di euro nel 2023, i ricavi dell’industria audiovisiva italiana nell’ultimo anno registrano una crescita del 20% rispetto all’anno precedente. La televisione resta ancora oggi il primo mezzo audiovisivo con 8,2 miliardi di ricavi (71% del totale mercato), mentre le piattaforme online raggiungono i 2,8 miliardi (24% del totale mercato). La restante quota proviene dalla sala cinematografica, pur in forte recupero rispetto agli anni della pandemia. In crescita anche l’occupazione nel settore con un incremento del 3,5% nell’ultimo anno. Forte l’espansione delle produzioni rivolte al pubblico giovane, con un aumento nel 2023 del 70% delle ore di contenuti Fiction Kids & Early Teens, settore su cui Discovery si conferma l’editore che diversifica maggiormente l’offerta con il 42% dei titoli sui canali Kids, mentre Rai resta il primo editore nella messa in onda di produzioni originali. Tra i generi maggiormente prodotti in Italia, la serialità è ancora oggi il formato dominante, seguita da Teen e Crime. Tra i nuovi generi che stanno conquistando l’interesse dei produttori e del pubblico il Period, il Biopic e il Romance. Netflix e Paramount+ sono le piattaforme OTT maggiormente in crescita per titoli e ore di contenuto prodotto. (ANSA).