Il palo dei rapinatori era il piastrellista brianzolo: aveva lavorato nella villa e ne conosceva i dettagli. E’ stato arrestato dai carabinieri. Sette, in totale, gli ordini di custodia cautelare in carcere che chiudono il cerchio sulle due rapine commesse a novembre, ai danni di un portavalori a Lurate Caccivio e a gennaio, in una villa di Novedrate. L’indagine è stata coordinata dal pm Valentina Mondovì e condotta dai carabinieri di Cantù.
Per rapinare il portavalori, tre banditi armati avevano fermato le guardie giurate e avevano rubato un plico da 27mila euro. Il 22 febbraio era stato arrestato Roberto Toscano, 35enne di Riva Ligure, accusato di essere uno degli esecutori materiali.
Oggi i carabinieri hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare anche a Natale Tripodi, 39 anni, già in carcere a Reggio Calabria, e Saverio Zampaglione, 40enne: i due, secondo la ricostruzione dei carabinieri, sono arrivati sul luogo del reato in moto. Toscano e Tripodi sarebbero i due uomini che si vedono scappare a piedi nel video di sorveglianza.
Dalle indagini era poi emerso nei mesi scorsi che uno dei due basisti era il mandante di una violenta rapina commessa il 21 gennaio a Novedrate. Due commercianti erano stati sequestrati, legati, imbavagliati, picchiati e derubati di 5.500 euro e un’automobile. Rapina per la quale erano stati arrestati Tito Pinto, 56enne di Cucciago e Andrea Cecco, 38enne di Baranzate, accusati di essere gli esecutori materiali.
Oggi i carabinieri hanno chiuso il cerchio anche su questo episodio, arrestando Costante Meregalli, 55enne di Novedrate, accusato di essere il terzo rapinatore e Angelo Pinto, 54enne, piastrellista di Cucciago: aveva lavorato nella villa di Novedrate ed è stato lui, secondo gli inquirenti, a fornire dettagli sulla casa, come la presenza di una cassaforte, e ad avvisare i complici che i commercianti stavano per rientrare in casa.