Un evento sempre atteso, diventato una tradizione in contemporanea al passaggio del Giro di Lombardia al Ghisallo. Il Museo del Ciclismo, sul colle sacro ai corridori, ha ospitato l’assegnazione dei riconoscimenti per il Premio Vincenzo Torriani 2024. Un evento voluto dai figli dello storico patron delle gare italiane (a partire da Giro d’Italia, Lombardia e Milano-Sanremo) nel ricordo del padre, scomparso nel 1996 a Milano all’età di 78 anni.
Il Premio Internazionale Vincenzo Torriani, giunto alla sua 26esima edizione, è dedicato a” Chi ama il ciclismo e lo fa vivere” ogni anno celebra l’opera di personaggi impegnati nella tutela e nella promozione dei valori del ciclismo: campioni, imprenditori, organizzatori, dirigenti, giornalisti e personaggi del mondo delle due ruote.
Dal 2008 oltre ai tre premiati con le statue in bronzo, raffiguranti un corridore in salita (opera dello scultore Domenico Greco) viene assegnato anche un premio speciale “Cuore d’Argento” da parte dell’Associazione Aldo e Emilio De Martino.
I premiati di questa 26esima edizione sono stati Maurizio Fondriest, campione del Mondo nel 1988, vincitore di una Milano-Sanremo e per ben due volte della Coppa del Mondo; Gianfranco Josti, decano dei giornalisti sportivi e penna illustre del Corriere della Sera per il Ciclismo; Elvio Chiatellino, imprenditore illuminato e grande appassionato di ciclismo, ha portato e finanziato Giro e Tour a Pinerolo. Il “Cuore d’Argento” a Morena Tartagni, Campionessa Italiana degli anni ’60 e ’70, prima atleta azzurra a salire sul podio mondiale nel 1968.
Tra il pubblico anche campioni del passato come Zino Zandegù e Marino Vigna, oro olimpico a Roma nel 1960 e storico direttore sportivo di Eddy Merckx. Al loro fianco anche Paolo Frigerio, organizzatore locale dell’arrivo del Giro di Lombardia a Como. a fare gli onori di casa, il presidente del Museo del Ghisallo Antonio Molteni – a cui Fondriest ha regalato una sua divisa d’epoca – e la direttrice Carola Gentilini.