Una nuova pesante tegola si abbatte sul cantiere per la variante della Tremezzina. Due dirigenti dell’Anas sarebbero indagati per corruzione. Da quanto è emerso fino ad ora dalle indagini sarebbero accusati di aver incassato denaro per il maxi appalto per la realizzazione dell’opera che ha lo scopo di alleggerire il traffico sulla statale Regina. Ammonterebbe a quasi 846mila euro la cifra della presunta tangente versata tra il 2018 e il 2021 ai due dirigenti, uno dei quali ancora manager della società che gestisce la rete stradale nazionale, dal Consorzio Stabile Sis Società consortile per azioni, che si è aggiudicata l’appalto da oltre 388 milioni per i lavori della variante.
Denaro che sarebbe finito, secondo gli inquirenti, agli indagati in due diverse occasioni. Come si legge nel decreto di perquisizione, infatti, uno dei due dirigenti avrebbe “percepito” dal Consorzio Stabile Sis, tra il 2018 e il 2021, un totale che sfiora i 490 mila euro (485.896 euro per la precisione). Il secondo avrebbe avuto, sempre dal Consorzio, oltre 360mila euro.
Il nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Milano ha eseguito perquisizioni nelle sedi Anas nell’ambito di un’inchiesta della procura meneghina che ipotizza, come detto, i reati di corruzione, turbativa d’asta e rivelazione di segreto d’ufficio.
«Mi auguro che gli inquirenti facciano bene e in fretta il loro lavoro. E se c’è qualcuno che ha sbagliato paghi»: così il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, è intervenuto sull’inchiesta. «A quanto so – ha aggiunto -, parlando con l’amministratore delegato sono alcuni episodi che iniziano a risalire dal 2020. Quindi facevo altro nella vita però a prescindere da quello se c’è qualcuno che ha fatto qualcosa di sbagliato ne deve pagare le conseguenze».
Intanto sul Lago di Como la notizia si abbatte come un macigno dopo un’estate di preoccupazioni legate al cantiere che ha subito una brusca frenata a causa della ben nota questione degli extra costi dovuti allo smaltimento del materiale contaminato.
Anas: “Piena fiducia nella magistratura”
In relazione all’inchiesta in corso della Procura di Milano relativa ad alcuni appalti su strade della Lombardia e del Nord-Est, Anas Spa – in una nota stringata – esprime piena fiducia nell’operato della Magistratura e – si legge – “sta fornendo tutta la necessaria collaborazione alle Autorità”.