(ANSA) – TRENTO, 01 OTT – Nasce in Val di Non, in Trentino, il primo data center in Europa realizzato all’interno di una miniera attiva. Si tratta del progetto "Intacture", in fase di costruzione nella miniera di dolomia dell’azienda Tassullo, a 40 chilometri a nord della città di Trento. L’iniziativa ha richiesto un finanziamento di 50,2 milioni di euro, di cui 18,4 milioni da fondi Pnrr e circa 31,8 milioni da risorse private. Il progetto prevede un’infrastruttura digitale di ultima generazione e un polo di innovazione sui campi di scienze della vita, intelligenza artificiale, transizione energetica e cybersicurezza. L’avvio dell’attività è previsto per il 2026, mentre sono già in stato di avanzamento i lavori edili e infrastrutturali. A portare avanti il progetto è la società Trentino DataMine, nata dal partenariato pubblico-privato costituito dall’Università degli Studi di Trento e un raggruppamento di imprese selezionato tramite gara pubblica e formato da l’impresa edile Covi Costruzioni, l’acceleratore di tecnologia Dedagroup, il gruppo Gpi e l’Istituto Atesino di sviluppo (Isa). La struttura del data center è stata studiata per avere oltre l’80% della superficie ipogea, fino a 100 metri di profondità, negli spazi vuoti di cava della miniera. La sovrastante offrirà una barriera in grado di assicurare un alto livello di sicurezza elettromagnetica, digitale, idrogeologica e fisica, proteggendo i dati. La posizione e la temperatura costante del sottosuolo (a 12 gradi), permetteranno di ridurre il consumo energetico, legato in particolare al raffreddamento dei server. La Power Usage Effectiveness (Pua) stimata sarà di 1,25 contro la media di 1,6 dei data center europei. L’infrastruttura è progettata per una potenza nominale massima di 5 megawatt, per essere adattabile alle esigenze locali e per usufruire di fondi di energia rinnovabile. Una volta ultimato, il centro si aprirà alla comunità, con spazi dedicati a eventi e progetti che coinvolgeranno persone e studenti. (ANSA).