(ANSA) – TEMPIO PAUSANIA, 22 SET – Si avvia verso le fasi finali il processo, a Tempio Pausania, a carico di Ciro Grillo, Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia, i quattro amici liguri accusati di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una studentessa italo norvegese che sarebbe avvenuta nella notte tra il 16 e il 17 luglio 2019 a Porto Cervo, in Costa Smeralda. Dopo l’ultima udienza prima della pausa estiva, lo scorso 18 luglio, nella quale si è concluso l’esame di Corsiglia – l’unico dei quattro imputati che ha deciso di sottoporsi all’esame in aula e che ha sempre sostenuto di aver avuto un rapporto consenziente e poi di essere andato a dormire – si torna in aula lunedì 23 settembre, alle 11.30. Verranno sentiti gli ultimi cinque testimoni della difesa. Con ogni probabilità si inizierà dai primi due, ossia il fratellastro di Ciro Grillo, Davide, avuto da Beppe Grillo con la prima moglie Sonia Toni, e l’ex ragazzo della principale accusatrice dei quattro, David Enrique Bye Obando, norvegese di origini nicaraguensi. Il giovane venne accusato dalla studentessa italo norvegese di averla violentata in un campeggio in Norvegia nel maggio del 2018. Il ragazzo ha sempre dichiarato che non ci fu violenza sessuale e affermò che la giovane, con la quale aveva avuto una relazione, gli aveva anche chiesto scusa davanti ai suoi amici per le accuse infamanti. A raccontare di questo presunto stupro subìto fu, nel febbraio 2020, la stessa studentessa durante l’interrogatorio davanti ai magistrati di Tempio Pausania, a seguito della denuncia sporta contro Ciro Grillo e i tre suoi amici, per i fatti del luglio 2019, nella villetta a Porto Cervo di proprietà della famiglia Grillo, dopo una serata trascorsa in alcuni locali della Costa Smeralda. Sono iscritti poi nella lista dei testimoni citati dalla difesa una psicologa, un perito informatico e un medico legale, le cui audizioni potrebbero però slittare a una successiva udienza autunnale. Secondo una prima stima, all’inizio del prossimo anno si potrebbe arrivare alla requisitoria e alle arringhe. Poi, probabilmente in primavera, alla sentenza di primo grado. (ANSA).