Un operaio di 47 anni è morto precipitando in un dirupo ad Argegno, mentre lavorava in un cantiere nel primo tratto della provinciale per la Valle Intelvi. L’uomo si sarebbe allontanato di pochi metri dall’area dei lavori verso il bosco e sarebbe poi caduto, per cause ancora in fase di accertamento.
Il corpo è stato recuperato in una zona impervia, purtroppo ormai senza vita. I carabinieri della compagnia di Menaggio e gli operatori dell’Ats Insubria stanno lavorando per ricostruire la dinamica del drammatico incidente.
Il 47enne, Eros Rossano, residente a Romentino, in provincia di Novara, era dipendente di un’azienda di fornitura di prodotti di calcestruzzo di Samolaco, in provincia di Sondrio. Questa mattina, con i colleghi aveva raggiunto Argegno per lavorare in un cantiere in via Andrea Brenta.
Attorno alle 11, i colleghi lo hanno visto allontanarsi verso il bosco. Avrebbe detto che faceva una breve pausa. Una volta nell’area boschiva, per cause ancora in fase di accertamento, il 47enne, che probabilmente non conosceva la zona, è scivolato precipitando nella scarpata nella valle del torrente Telo.
Non vedendolo tornare, i colleghi hanno provato a cercarlo e hanno intanto dato l’allarme. Per le ricerche sono stati allertati i vigili del fuoco del distaccamento di Menaggio e gli specialisti del nucleo speleo alpino fluviale di Como, con gli operatori del soccorso alpino. Il 47enne è stato individuato in un punto impervio verso il corso d’acqua. Quando è stato raggiunto era purtroppo già senza vita. E’ morto praticamente sul colpo per i traumi riportati nella caduta.
Ad Argegno sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Menaggio e gli operatori dell’Ats Insubria. Informata la procura di Como. Il magistrato Giuseppe Rose ha dato il nullaosta per la restituzione del corpo ai familiari. Disposto il sequestro del cantiere in cui Eros Rossano stava lavorando. Accertamenti per chiarire l’esatta dinamica del tragico incidente.