(ANSA) – VENEZIA, 20 SET – Ha salvato una bagnante dall’annegamento, ma non ha avvertito tempestivamente la Capitaneria di Porto dell’intervento di soccorso in atto. Una storia di mala-burocrazia quella di cui è stato vittima un bagnino della spiaggia di Ca’ Savio, a Cavallino-Treporti (Venezia), che si è visto comminare una multa di 1.032 euro perchè, dopo aver salvato la turista, una settantenne straniera, il 3 settembre scorso, non aveva allertato celermente la Capitaneria, come da protocollo. L’uomo, Saverio Amato, 44 anni, veterano degli assistenti alla sicurezza sulla spiaggia di Ca’ Savio, si era tuffato per soccorrere e riportare a riva la bagnante, colta da malore mentre era in mare. Amato non è nuovo a queste prodezze: nel 2021, per un altro salvataggio, aveva ricevuto una lettera di encomio. Stavolta invece gli è arrivata la multa da oltre 1000 euro, perchè la mancata segnalazione all’ufficio marittimo – come da normativa – ha precluso l’assolvimento dei compiti istituzionali della Capitaneria, avvisata successivamente dal personale del 118. Il bagnino ha annunciato che farà ricorso. Sul caso è intervenuto anche il governatore del Veneto, Luca Zaia: la necessità di rispettare norme, leggi e regolamenti vigenti non va mai messa in discussione, ha osservato Zaia, "ma a volte la burocrazia ci mette lo zampino e seppellisce il buon senso: mi auguro lo si voglia applicare nel caso del bagnino di Cavallino-Treporti, protagonista del salvataggio di una turista . Multato per ‘omesse scartoffie’. Non va bene". (ANSA).