“Cinque anni fa il Pd ha vinto promettendo mari, monti, paratie, ticosa, soldi, negozi. Cinque anni di zero. Noi abbiamo espiato le nostre colpe. I comaschi si sono resi conto che la città è tornata indietro invece che andare avanti. Como è una perla che deve tornare a splendere, senza promesse mirabolanti la Regione ha dimostrato che vogliamo risolvere il problema paratie per restituire ai comaschi il lago”. Tra problemi di sicurezza, invocazione delle regole, migranti Matteo Salvini ieri sera era a Como. In piazza Grimoldi, al fianco del candidato sindaco del centrodestra, Mario Landriscina, si è scagliato duramente contro uno dei candidati sindaco: l’avversario del centrosinistra, Maurizio Traglio. “Si vergognano di loro stessi – accusa il leader del Carroccio, riferendosi a Pd e alleati – mi spiace per loro. Si rendono conto di non aver fatto niente. Questi pseudoimprenditori che saltellano da destra a sinistra e che avendo i soldi pensano di convincere i comaschi a dimenticarsi degli ultimi cinque anni mi fanno ridere”.
Il diretto interessato ha immediatamente replicato. “Da ieri, grazie alla visita da turista della politica e alle parole illuminanti di Salvini – ha evidenziato Traglio – abbiamo tre certezze ufficiali che, grazie a lui, sono evidenti per tutti i comaschi. La prima: Mario Landriscina è il candidato ostaggio di Salvini: di sua proprietà. Landriscina non è il candidato dei moderati e dei cittadini di Como, visto che Salvini è ul suo leader assoluto. La seconda: il candidato di Salvini garantisce il ritorno a Bruni e alla sua amministrazione disastrosa, visto che Salvini stesso afferma che una parte di consiglieri sarà comunque di quella storia. La terza: il candidato di Salvini è ufficialmente il candidato della vecchia politica dei partiti, orgogliosamente difeso dal segretario della Lega come candidato scelto dalle segreterie dei partiti e non dei comaschi”.
Tutti i dettagli questa sera: Etg (in onda alle 19.30, 21, 22.30)