Una chiamata generale rivolta ai sindaci, ai parlamentari del territorio, alle istituzioni, alle associazioni di categoria e ai sindacati ma anche al prefetto, all’assessore regionale, ad Anas fino al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Sono tutti attesi ad un incontro il 4 ottobre alle 10 a Ossuccio per rilanciare con forza e urgenza un patto per la realizzazione della variante della Tremezzina chiamando tutti e ciascuno – si legge nella nota firmata dal primo cittadino di Tremezzina, Mauro Guerra – alla piena assunzione di responsabilità e al massimo impegno”.
“Con la consapevolezza e l’avvertenza – si legge ancora – che, in mancanza di un netto e trasparente chiarimento su un cronoprogramma affidabile e concrete azioni di ripresa piena delle attività di cantiere non resterà altra via che promuovere straordinarie iniziative di mobilitazione”.
La convocazione segue la riunione di lunedì scorso in cui i sindaci hanno annullato la protesta inizialmente programmata per il 21 settembre, in quel contesto si era deciso infatti di riunire in via prioritaria un tavolo con tutti i rappresentanti del territorio. Il tutto scaturisce – è noto – dalla situazione di progressivo rallentamento dei lavori per la realizzazione dell’opera attesa da decenni sul lago che è arrivata – viene precisato – “al sostanziale e gravissimo stallo di questi mesi”. Fase di stallo legata all’aumento dei costi di smaltimento dei materiali di scavo contaminati e dalle poche rassicurazioni fino ad ora arrivate sul tema e quindi sui ritardi. “Occorre ricostruire un quadro trasparente e affidabile della situazione” – si legge infine – servono “certezze tecniche e finanziarie per azioni immediate che diano un deciso impulso ai lavori”.