Dieci milioni e 200mila franchi incassati in un anno grazie agli autovelox. Un vero tesoretto, pari – al cambio attuale – a oltre 9 milioni e mezzo di euro.
E’ la cifra entrata nelle casse del Canton Ticino nel 2016 grazie alla voce “multe circolazione – controlli radar fissi e semistazionari”.
E pensare che il cantone di lingua italiana aveva messo a bilancio preventivo 1 milione di franchi, salvo poi ritrovarsi, al consuntivo pubblicato pochi giorni fa, una cifra dieci volte superiore.
Una cifra alla quale hanno contribuito in larga parte frontalieri, italiani, spesso comaschi, che sono stati pizzicati dagli autovelox svizzeri, che i ticinesi chiamano “radar”. Molti dei comaschi multati sono stati fotografati sicuramene a Balerna, dall’impianto posizionato sull’autostrada in direzione sud a pochi metri dal confine con l’Italia.
Nei primi sei mesi di attività (da gennaio a giugno 2016) questo radar ha distribuito multe per 8 milioni di franchi, nel 59% dei casi ad automobilisti non svizzeri. E’ facile immaginare come gli stranieri multati siano per la maggior parte italiani.
L’autovelox di Balerna ha portato il Ticino a spendere 190mila franchi in più per l’invio delle contravvenzioni; una cifra ampiamente ammortizzata dai dieci milioni di franchi incassati in multe.
Se venisse installato un radar sulla a9 da grandate al confine e viceversa, 80 all’ora, credo che qualche moneta la incasseremo anche noi. Ci sono auto che viaggiano oltre 180 e non solo italiani …….