(ANSA) – REGGIO EMILIA, 17 SET – False attestazioni, frode, peculato e malattie simulate. Di questo sono accusati tre Carabinieri forestali del Nipaaf di Reggio Emilia indagati dalla Procura reggiana diretta dal Procuratore capo, Calogero Gaetano Paci che per due di loro ha applicato la misura interdittiva della sospensione dalle funzioni fino ad un anno, mentre l’altro militare è stato trasferito. L’inchiesta ha portato a fare luce su presunte irregolarità nella gestione dei turni di servizio, che avrebbero portato all’attribuzione di indennità non spettanti, con un danno erariale stimato in oltre 10.000 euro. Tutto è scaturito da una rivelazione anticipata di informazioni riservate ad un imprenditore, riguardo un’ispezione imminente, per consentirgli di porre rimedio ad alcune carenze gestionali. Le indagini, supportate anche da attività tecniche di intercettazione audio-video, che sono durate quasi un anno e sono state condotte dagli stessi colleghi Carabinieri forestali del Nipaaf di Reggio Emilia, coordinati dal comandante del gruppo di Modena, hanno poi fatto emergere ulteriori condotte presunte illecite. Tra queste, la falsificazione della documentazione di servizio per coprire turni inferiori a quelli previsti. E per due militari è stata ipotizzata anche la simulazione di patologie per giustificare assenze dal servizio, trascorse in attività ricreative. Un ulteriore addebito riguarda l’uso improprio di utenze della caserma da parte di uno degli indagati. (ANSA).