“La Variante della Tremezzina come la Salerno-Reggio Calabria”: l’accostamento tra i due cantieri viene lanciato dal coordinatore Uil del Lario Dario Esposito, che interviene sulla situazione di stallo dei lavori dell’opera ritenuta prioritaria per lo sviluppo del territorio.
“A settembre 2024, – interviene il sindacato – non è ancora dato sapere non solo quando si arriverà alla parte conclusiva dei lavori ma anche come si proseguirà”.
“Si tratta di un’opera vitale per il territorio – sottolinea Esposito – ma anche tanto sfortunata: si è passati dai momenti in cui non c’era identità di vedute su chi avrebbe dovuto farsi carico degli oneri economici relativi ai movieri, agli stop and go, degni di un gran premio di formula 1, dovuti all’aumento dei costi per lo smaltimento di idrocarburi ed arsenico”.
Davanti a una storia di ritardi, interruzioni e riprese, la Uil del Lario chiede di mettere un punto fermo per fare chiarezza e ripartire da certezze.
“Chiediamo che si riporti il tema al Tavolo della Competitività della Camera di Commercio con una convocazione urgente che veda anche la presenza di Anas. – conclude Esposito- Si deve ripartire da lì, con la ripresa e la conclusione dei lavori. Al contrario, sullo sfondo, vi è il rischio di penalizzare non solo il Medio Lario ma l’intera area comasca. Sono 15 mila le persone in età lavorativa che scompariranno dal Lario nei prossimi 5 anni secondo uno studio dell’ex presidente Istat Gian Carlo Blangiardo. E l’incertezza e i disagi causati dal rallentamento dell’opera non rendono più ottimistica la previsione”.
Intanto, è stata rimandata la protesta annunciata per sabato 21 settembre dal sindaco di Griante Pietro Ortelli, che aveva chiamato a raccolta i colleghi del Lago. In una riunione che si è svolta in serata, i sindaci hanno deciso di convocare prioritariamente un tavolo con i rappresentanti politici e commerciali del territorio. “Se non avremo risposte – spiega Ortelli – procederemo con la manifestazione”.