(ANSA) – TRIESTE, 16 SET – Sindacati della Polizia in fibrillazione, contrari all’ipotesi circolata in questi giorni di un eventuale trasferimento a una Rems di Aurisina (Trieste) di Alejandro Augusto Stephan Meran, l’uomo che uccise gli agenti di Polizia Pierluigi Rotta e Matteo Demenego il 4 ottobre 2019 durante una sparatoria in Questura a Trieste. Il Siulp, Sindacato Italiano Unitario dei Lavoratori della Polizia, parla di uno "scenario raccapricciante" perché la possibilità del trasferimento di Meran ad Aurisina "suscita un turbinio di emozioni che materializza nella mente degli operatori di Polizia triestini una serie di scenari potenzialmente agghiaccianti". In provincia di Trieste "continuano a vivere e lavorare poliziotti che hanno condiviso la camerata con Pierluigi e Matteo, che giocavano regolarmente a calcio con loro, che ne condividevano non solo il turno di servizio ma anche il tempo libero", creando "un legame fraterno oltre la colleganza". Per il Segretario Generale Provinciale del Siulp, Francesco Marino, "la Rems di Aurisina è definita insicura e inadatta dagli stessi addetti ai lavori". Comunque, "nessuno può dubitare" che, nel caso ad esempio di una fuga di Meran, "l’approccio dei poliziotti sarebbe professionale". Per il Lorenzo Tamaro, segretario provinciale del Sap, Sindacato autonomo di Polizia, l’ipotesi del trasferimento è "inopportuna e irresponsabile", perché "aumenterebbe ulteriormente una profonda ferita mai rimarginata", precisando che "non c’è voglia di vendetta, ma c’è la necessità di una ‘Giustizia’ vera per la credibilità di tutto il sistema". (ANSA).