Furti e rapine in abitazione sono i reati più diffusi a Como, secondo la classifica sull’indice di criminalità del Sole24Ore, che fotografa i delitti commessi e denunciati sul territorio nell’anno precedente, in rapporto alla popolazione residente. La provincia lariana si trova al 9° posto in Italia per i furti in casa e al 64° posto nella graduatoria finale su 106 province.
Milano è la provincia peggiore, con 7.093 denunce ogni 100mila abitanti: al primo posto per furti, al secondo per rapine e al terzo per violenze sessuali. Seguono Roma e Firenze.
Nel Comasco, come detto e come più volte emerso negli ultimi anni, la piaga è quella dei furti in casa. L’attività delle forze dell’ordine sul territorio si è concentrata sul contrasto a questo fenomeno. Lo scorso anno si sono registrate 365 denunce in questo ambito ogni 100mila abitanti. Significa che ogni 273 cittadini, uno ha avuto un ladro nella propria abitazione. Como si trova al 31° posto invece per il reato più violento della rapina in casa. In questo caso si sono registrate 3,5 denunce ogni 100mila abitanti.
Per quanto riguarda le altre tipologie di reato, la provincia lariana si trova al 37° posto in Italia per violenze sessuali, al 43° per furti con destrezza, al 50° per incendi dolosi, al 40° per furti in esercizi commerciali, con 108 denunce ogni 100mila abitanti, al 38° per rapine sempre in esercizi commerciali, al 31° in uffici postali e al 27° in banca, al 33° per contrabbando.
Per il reato di spaccio, spesso al centro delle cronache comasche, la provincia lariana è al 59° posto, dunque nella seconda parte della classifica italiana, con 29 denunce ogni 100mila abitanti.
Como, nella classifica finale, registra 3.015 denunce ogni 100 mila abitanti se si considerano tutte le tipologie di reato.