(ANSA) – SENIGALLIA, 15 SET – Cerimonie di commemorazione a Senigallia e in altri Comuni dell’hinterland a due anni dalla devastante alluvione del 15 settembre 2022 nelle Marche che causò 13 vittime nel Senigalliese, tra cui il bimbo Mattia Luconi di 8 anni, 50 feriti, 150 sfollati e danni per due miliardi anche nel Pesarese. A Senigallia verrà deposto un mazzo di rose rosse in memoria delle 13 persone decedute nei pressi del Ponte 2 giugno, intitolato nel 2021 "Ponte degli Angeli" in ricordo delle sei vittime della strage nella discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo avvenuta l’8 dicembre 2018. Una fiaccolata a Pianello di Ostra, alle 20, ricorderà le vittime dell’alluvione e a Barbara, alle 18, funzione davanti casa di Brunella Chiù, 56anni, travolta e uccisa dal Nevola insieme alla figlia Noemi Bartolucci, mentre il figlio Simone Bartolucci, si salvò miracolosamente, aggrappandosi a una pianta per alcune ore. Un mezzo di fiori verrà deposto sul ponte di Ripalta, dove il piccolo Mattia venne travolto. Proprio le modalità di costruzione del Ponte 2 giugno sono una delle circostanze al vaglio in uno dei due procedimenti penali portati avanti dalla Procura dell’Aquila (competente perché tra le persone danneggiate c’è anche un giudice in servizio ad Ancona) sull’alluvione: secondo una consulenza, disposta dal pm Fabio Picuti la struttura non sarebbe stata realizzata seguendo le norme in materia e potrebbe essere da ostacolo al deflusso dell’acqua del fiume. Sono due le inchieste in corso alla Procura dell’Aquila: la prima, chiusa nel novembre 2023, per presunti ritardi negli allarmi alla popolazione, coinvolge 14 indagati (alcuni interessati in entrambi i filoni) tra cui sei sindaci, due funzionari dei vigili del fuoco, sei di Protezione civile regionale; la seconda, culminata con la richiesta di rinvio a giudizio per 22 persone – l’udienza preliminare si terrà il 4 dicembre -, si focalizza sulle negligenze negli interventi di prevenzione sui fiumi. In questo secondo filone, la procura contesta omissioni, negligenze o violazioni di norme negli interventi di manutenzione e gestione degli alvei dei fiumi: tra gli indagati, funzionari e tecnici di Regione Marche, Provincia di Ancona, Consorzio di Bonifica Marche e Comune di Serra de’ Conti. Contestati, a vario titolo, la cooperazione in inondazione colposa, in lesioni gravi e omicidio colposo plurimo. (ANSA).