Como città turistica, e su questo – ormai – non c’è più dubbio. A patto, però, di non cercare informazioni, depliant o mappe su monumenti, chiese, spettacoli ed eventi, oltre le ore 18. Se poi ci si trova in piazza Cavour o se si scende dal treno nella principale stazione cittadina, meglio dare la caccia a un volantino entro le 17 e – nel primo caso – soltanto fino al venerdì. Dopo, il nulla.
Bizzarra davvero la situazione degli info-point cittadini, che pure – in quanto a numero e gradimento – puntano all’abbondanza: le strutture attive in centro sono ben 3 e tutte nel raggio di una manciata di passi. Uno comunale alla stazione San Giovanni, un secondo – sempre facente capo a Palazzo Cernezzi – sotto il Broletto e infine il terzo, di proprietà della Provincia, in piazza Cavour.
E però, in una città che sempre più è attrattiva e viva anche al tramonto, l’orario massimo di apertura dei tre spazi rivolti ai turisti arriva alle 18. All’ora dell’aperitivo, infatti, tira rigorosamente giù le metaforiche serrande l’ultimo avamposto, l’info-point al Broletto, che però, quantomeno, ha il merito almeno di essere aperto 7 giorni su 7 a partire dalle 10 del mattino.
Alla Stazione San Giovani, la coperta già si accorcia un pochino: anche in questo caso, i turisti possono accedere alla struttura dal lunedì alla domenica, ma a patto di arrivare a Como entro le ore 17, che in estate significa pieno pomeriggio. Un minuto dopo, addio informazioni o materiale informativo su ristoranti, hotel e meraviglie locali.
La coperta diventa davvero mini, infine, nel cuore della Como famosa nel mondo, ossia in piazza Cavour: qui, l’info point – che peraltro in autunno si trasferirà causa sfratto – è della Provincia. E l’orario di chiusura è alle 17. Ma questo, tutto sommato, è il meno. Perché la struttura, che pure apre alle 9, osserva anche la pausa pranzo tra le 13 e le 14, ma soprattutto chiude nel fine settimana. L’ultimo giorno di apertura è il venerdì, al sabato e alla domenica, niente.
Bizzarro, nella Como iper-turistica, ma vero.