(ANSA) – L’AVANA, 13 SET – Ammontano ad almeno 5 miliardi di dollari i danni provocati in un anno dall’embargo imposto dagli Stati Uniti a Cuba, alle prese con una crisi finanziaria ed economica senza precedenti: lo ha detto il ministro delle Relazioni estere dell’Avana, Bruno Rodríguez Parrilla, facendo una stima per il periodo compreso tra il 1 marzo 2023 e il 29 febbraio 2024. La cifra rappresenta un aumento di 189,8 milioni rispetto a quella precedentemente segnalata, ha affermato Rodríguez presentando al corpo diplomatico e alla stampa il Rapporto su Cuba. Si stima che, se non ci fosse stato l’embargo, il Pil cubano sarebbe potuto crescere di circa l’8% nel 2023, si legge nel documento. Si tratta di "una crudele politica punitiva, un crimine contro l’umanità, un atto di genocidio e una flagrante, massiccia e sistematica violazione dei diritti umani dei cubani, nonché principale ostacolo allo sviluppo del Paese", ha ribadito il ministro. "Le eccezioni che esistono per la vendita specifica di generi alimentari sono estremamente limitate, discriminatorie e non compensano l’effetto distruttivo dell’embargo sull’economia cubana", ha aggiunto Rodríguez. (ANSA).