Cantiere per la realizzazione della variante della Tremezzina, torna a parlare Anas che in una nota scrive: “I lavori non si sono mai fermati”. Mentre dal lago è stata lanciata alla manifestazione di protesta sabato 21 settembre, ieri a Roma si è svolto un incontro tra i vertici della società e l’impresa, quindi il Consorzio Sis, per affrontare le tematiche legate alla gestione dei materiali provenienti dagli scavi delle gallerie per i quali – è noto – è stata rilevata la presenza di idrocarburi pesanti e arsenico.
“Nei prossimi giorni – si legge nella nota – Anas trasmetterà una relazione ambientale alla Regione Lombardia, contenente i dati forniti dalla ditta appaltatrice, consentendo così di avviare un confronto con gli Enti territorialmente competenti per l’individuazione dei siti di destinazione finale del materiale proveniente dagli scavi”. Quindi si aggiunge: “Nel frattempo, l’impresa continuerà ad operare sul cantiere con una forza lavoro di circa 70 addetti, svolgendo altre attività previste nel progetto esecutivo, tra le quali anche il trasporto del materiale già stoccato. I lavori e le altre attività di cantiere, infatti, non si sono mai fermati”.
Dunque i lavori non si sono mai fermati – viene precisato – ma nel documento si prosegue spiegando anche che “l’impresa ha confermato l’intenzione di voler proseguire le attività in corso fatta eccezione per gli scavi, che potranno riprendere a valle della definizione delle modalità di gestione e dei siti di destinazione del materiale di scavo”. Per il momento quindi gli scavi sono non ripartono.