Il ritorno in classe al Liceo Volta di Como coincide con una novità. Il Collegio Docenti ha deciso in via sperimentale di adottare, per la valutazione degli apprendimenti, il cosiddetto “Periodo unico”. Di fatto l’anno non sarà più diviso in due momenti (primo trimestre o quadrimestre e pentamestre o secondo quadrimestre) ma in un’unica frazione temporale con valutazione finale agli scrutini di giugno. Il preside, Angelo Valtorta, però rassicura – in una comunicazione alle famiglie – che “i docenti continueranno a monitorare gli apprendimenti attraverso le consuete prove scritte, orali o pratiche in tutte le discipline previste e, comunque, nel mese di gennaio 2025, i singoli consigli di classe si riuniranno per esaminare le situazioni dei singoli studenti senza però produrre un documento valutativo ufficiale, cioè la pagella, ma segnalando alle famiglie soltanto i casi di studenti che presentano difficoltà in più discipline”.
Una decisione che è legata anche all’ormai consolidato strumento del registro elettronico consultabile da genitori e studenti 24 ore al giorno, sette giorni su sette, “strumento che permette di fornire in modo completo ed esaustivo e in tempo reale – continua Valtorta – la situazione didattica di ciascun alunno”. Quindi valutato il percorso è possibile prenotare un colloquio con i docenti per avere tutte le informazioni necessarie.
“A ben guardare – spiega il preside – possiamo tranquillamente affermare che la classica pagella della prima parte dell’anno nasceva dalla necessità di aggiornare sull’andamento didattico dei ragazzi entro un arco di tempo definito all’interno dell’anno scolastico quando ancora non esisteva, appunto, lo strumento del registro elettronico”.
A livello pedagogico il Collegio ha deciso di introdurre questa novità perché al primo e al terzo anno con materie nuove e materie con meno ore, il periodo unico permette un approccio meno impattante e i docenti che non conoscono gli alunni hanno più tempo per osservare il modo in cui i ragazzi reagiscono, inoltre così facendo non si accavallano le verifiche nell’imminenza della chiusura del periodo e quindi di professori riescono a calendarizzare meglio.
Infine si potranno percorrere nuove strade in materia di valutazione, non sarà più visualizzabile dal registro la media perché il voto finale matura in itinere. Il periodo unico prevede che tutti i voti da settembre a giugno concorrono in ugual misura alla formulazione della valutazione finale nella singola disciplina.