(ANSA) – TRIESTE, 07 SET – "Quella che Monfalcone vieta il cricket è l’ennesima sparata, falsa, degli organi di informazione che a seguito di un pezzo di una faziosa giornalista della BBC, che non ha neanche cercato la mia versione, ha voluto sollevare un problema inesistente". Anna Maria Cisint, già sindaco di Monfalcone e oggi europarlamentare, rimanda "al mittente le accuse di razzismo e le vere e proprie fakenews diramante da certa stampa", scrive in una nota, tornando sulle polemiche legate al presunto divieto di giocare a cricket. "Si tratta dell’ennesimo bombardamento finalizzato a colpire me e la mia battaglia, che fa ancora una volta emergere l’esistenza di una volontà di zittirmi insieme a tutti i cittadini esausti di dover soggiacere alle prevaricazioni delle comunità islamiche". Nel regolamento comunale "non esiste alcun divieto del gioco del cricket, semplicemente in alcune zone pubbliche, come avviene ovunque, sono vietati dei comportamenti potenzialmente capaci di danneggiare beni e far male alle persone. Così vale per il cricket, il calcio e ogni altra attività", precisa nella nota. Per Cisint "tutto questo nasconde solo la volontà di gruppi di islamici di voler fare quello che vogliono, senza rispettare le regole, discriminando invece chi le segue, con la scusa del razzismo, dietro la quale falsamente si proteggono con la complicità della stampa di sinistra", accusa. Sostenendo, che "si parli solo di un presunto divieto del cricket, ma nulla si dice delle nuove scuole costruite, del 90% del welfare del Comune assorbito dagli extracomunitari e delle politiche scellerate della grande azienda che ha fatto snaturare la nostra città, importando dal 2005 manodopera povera grazie ai subappalti selvaggi e nulla dice neanche delle donne e bambine con il volto integramente coperto sottomesse dall’Islam più radicale, di cui io invece ho parlato", conclude il comunicato. (ANSA).