Retribuzioni adeguate e diritto all’abitazione. Il sindacato scende in piazza. La Uil del Lario sabato 7 settembre sarà a Cantù in piazza Garibaldi dalle 16 alle 18 con un sit-in sui due grandi temi che attanagliano anche una regione come la Lombardia e per dire no all’autonomia differenziata con la raccolta firme.
“Vogliamo – sottolinea il coordinatore UIL del Lario Dario Esposito – che finalmente si possa ottenere un buon lavoro con contratti stabili, importi tabellari non scaduti e modelli organizzativi che non sacrifichino nulla alla sicurezza. Ma saremo in piazza anche per il tema dell’abitare che ci vede attivi con denunce sociali sempre accompagnate da proposte concrete”.
La scelta di Piazza Garibaldi è un luogo di cui, nei mesi scorsi, più volte la cronaca si è occupata. “Il miglior modo di occuparsi del disagio sociale – continua Esposito – dei problemi del territorio, è quello di offrire risposta alla quotidianità delle persone: una quotidianità fatta spesso di rinunce, di contratti stagionali seguiti da periodi di disoccupazione, da buste paga la cui cifra tonda è ferma a contratti scaduti, da canoni di affitto sempre più alti, da case il cui costo al metro quadro è ormai fuori
dalla portata”.
Temi e problemi che pongono in discussione il potere di acquisto degli stipendi, l’inclusione sociale, la progettualità di vita nell’area lariana “che sta diventando
sempre più cartolina e sempre meno culla ospitale per coloro che nel vivono e lavorano in riva al Lario”.
Il sindacato ribadisce anche una serie di richieste: “legare gli incentivi ad imprese e aziende all’applicazione di contratti collettivi nazionali, non scaduti, prevedere premialità nei bandi di gara ed appalti alle imprese che si distinguono in buone pratiche sulla sicurezza, avviare un piano casa regionale per i lavoratori, sollecitare gli amministratori locali ad attuare politiche – con i pgt – con la leva fiscale e con la manutenzione del patrimonio edilizio, che vadano incontro all’esigenza di accesso alla casa”.