(ANSA) – BUENOS AIRES, 03 SET – Familiari e amici di Leonardo Bertulazzi denunciano che l’arresto avvenuto giovedì a Buenos Aires dell’ex membro della colonna genovese delle Br è "illegale" ed è frutto di una presunta "persecuzione" portata avanti in modo coordinato da due Stati, quello italiano e quello argentino. E’ quanto si legge in un comunicato pubblicato sui social dove si chiede la sua "immediata scarcerazione" e si afferma che a Bertulazzi è stata comunicata la revoca dello status di rifugiato, di cui godeva dal 2004, "solo pochi minuti prima dell’arresto". "Un fatto – sostengono gli autori della nota – che dimostra l’intenzione di negare il diritto alla difesa, in un’operazione coordinata da due Stati, contro un individuo che era in regola con la legge". I familiari sottolineano inoltre che a Bertulazzi "non sono stati notificati nuovi fatti che giustifichino gli arresti preventivi" e che "la revoca del suo status di rifugiato non è ancora definitiva" e verrà appellata nelle prossime ore. Fonti della difesa hanno confermato nel frattempo all’ANSA che è stata presentata una richiesta di "arresti domiciliari" a cui il settantunenne Bertulazzi avrebbe diritto tenendo conto l’età. L’ex Br è stato condannato in contumacia dalla giustizia italiana a 15 anni per la sua partecipazione nel sequestro dell’armatore genovese Pietro Costa e si ritiene che i proventi del riscatto siano stati utilizzati per finanziare a sua volta il sequestro del segretario della Dc, Aldo Moro. (ANSA).