(ANSA) – ATENE, 03 SET – Il livello del lago artificiale di Mornos, il bacino idrico che rifornisce la regione greca dell’Attica, è sceso negli ultimi due anni di oltre 35 metri, stando ai residenti. Colpa della siccità a causa della quale sta tornando alla luce il vecchio villaggio di Kallio, sepolto dall’acqua anni fa per fare posto al bacino idrico, riporta l’agenzia Ana-mpa. Situata nella Focide, questa ‘piccola Atlantide’ sta riaffiorando assieme gli edifici abbandonati, la scuola elementare e la chiesa, mentre il livello dell’acqua sembra ritirarsi inesorabilmente. Nel 1980, quando venne ultimato il lago artificiale di Mornos, gli abitanti del luogo furono costretti a trasferirsi a 390 metri di altitudine e a creare un nuovo insediamento, lasciando che le 80 case del paese assieme ai luoghi di ritrovo venissero sommersi. Oggi circa 60 residenti osservano come i loro ricordi d’infanzia, le loro cose e ciò che hanno lasciato, stiano emergendo dal passato. "Quando vengono avvistate le case, suoniamo le campane che segnalano l’abbassamento dell’acqua", ha spiegato all’Ana-mpa il presidente della comunità di Kallio, Apostolis Gerodimos. La Grecia si è lasciata alle spalle l’inverno più caldo mai registrato e il fenomeno della siccità porta con sé grandi preoccupazioni: "Se la carenza d’acqua continuerà sarà una situazione da incubo", ha commentato il vicesindaco del paese, Kostas Koutsoumbas. Tutti i residenti hanno gli occhi puntati al cielo sperando nella pioggia e nella neve, le uniche capaci di portare sollievo non soltanto all’Attica che fa affidamento sul bacino idrico, ma anche agli agricoltori della zona, scrive l’Ana-mpa. (ANSA).