(ANSA) – ROMA, 31 AGO – E’ di difficile attuazione l’Election day d’autunno auspicato dal governo per le consultazioni regionali in Liguria, Emilia Romagna ed Umbria. La data già fissata per la Liguria (27 e 28 ottobre) non si può toccare in senso dilatorio, perché occorre rispettare il limite dei tre mesi dalle dimissioni dell’ex governatore Giovanni Toti, così come previsto dall’articolo 5 della legge costituzionale numero 1 del 22 novembre 1999. Ed una legge costituzionale non si può modificare con un eventuale decreto. Dunque la Liguria deve votare entro il mese di ottobre. Per l’Election day servirebbe così che Emilia Romagna (elezioni fissate per il 17 ed il 18 novembre) ed Umbria (non le ha ancora fissate) convergessero sul 27 e 28 ottobre, cosa che le due amministrazioni non sembrano al momento intenzionate a fare. L’obiettivo più minimale del governo è che almeno Emilia Romagna ed Umbria scelgano la stessa data. Su questo c’è un’interlocuzione in corso del Viminale con le due Regioni. Nel caso comunque non si arrivasse ad una convergenza, il governo – si apprende – è intenzionato a rispettare l’autonomia regionale senza arrivare ad imposizioni. Se ne è discusso ieri in Consiglio dei ministri, con un’informativa a riguardo illustrata dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. C’è peraltro da tener conto che si tratterebbe di un Election day particolare, che non determinerebbe un risparmio di risorse come nel caso dell’accorpamento di consultazioni diverse in una sola tornata (ad esempio Europee ed Amministrative). (ANSA).