(ANSA) – TEHERAN, 31 AGO – Il comandante delle forze di polizia della città iraniana di Lahijan è stato licenziato "per insufficiente supervisione sulla condotta e sul comportamento del personale" dopo che un uomo, Mohammad Mir-Mousavi, è stato torturato e ucciso in un centro di detenzione nella città della provincia settentrionale di Gilan. Lo riferisce l’agenzia Irna che cita la polizia. Il presidente Masoud Pezeshkian ha ordinato un’indagine sull’incidente e ha chiesto la punizione delle persone coinvolte nella morte dell’uomo di 36 anni, arrestato il 22 luglio durante una rissa. Il responsabile del centro di detenzione e parte del personale coinvolto nell’incidente sono stati sospesi, riferisce una nota delle forze dell’ordine. "A causa della complessità della questione, la conclusione finale sulla causa della morte di Mohammad Mir Mousavi dipende dal rapporto finale del medico legale", si legge nel comunicato. I licenziamenti di membri delle forze di sicurezza sono rari in Iran. Nel 2022, la morte in custodia di Masha Amini, una donna curda iraniana di 22 anni arrestata a Teheran per una presunta violazione del rigido codice di abbigliamento del Paese, ha scatenato mesi di mortali proteste a livello nazionale (ANSA).